Purtroppo, annotiamo, non ci stupiamo che argomenti di dibattito come questo, che meriterebbero la conoscenza e la diffusione dei dati scientifici in tema, siano invece presentati solo negli aspetti che solleticano paure e timori. Vende più la riproposizione di antichi luoghi comuni – «Aiuto, aiuto! Il lupo!» – che una seria e documentata riflessione che permetta al lettore di acquisire strumenti di conoscenza e, quindi, consapevolezza su ciò che accade nel territorio in cui vive.
Egregio direttore,
siamo un gruppo di appassionati della montagna, amanti del nostro territorio, escursionisti, alpinisti, semplici cittadini.
Le scriviamo perché profondamente delusi da come il giornale da Lei diretto stia trattando negli ultimi mesi il tema della presenza del lupo sulle Alpi occidentali. Facciamo riferimento soprattutto agli articoli comparsi il 27 agosto dello scorso anno e pochi giorni fa, il 7 febbraio, a firma di Gianni Giacomino, quest’ultimo a distanza di un paio di settimane dal convegno “LifeWolfAlps” durante il quale sono stati divulgati i dati scientifici più aggiornati sull’argomento.
Crediamo che un tema così affascinante e articolato come questo meriti una trattazione più attenta e documentata, scevra dai sensazionalismi e dagli allarmismi degli articoli su citati.In particolare, non riteniamo giusto ai fini di una corretta informazione basare le (presunte) notizie e i relativi pezzi e titoli sulle dichiarazioni di una delle parti in causa, ossia l’associazione dei cacciatori locali, senza peraltro dare il corretto risalto a studiosi e addetti ai lavori, che soli detengono le informazioni oggettive e scientifiche sul ritorno del lupo sulle nostre montagne e sulle complesse dinamiche ecologiche che questo ha innescato. Gli articoli in questione rischiano piuttosto di alimentare nel lettore ingiustificati sentimenti verso il lupo, come paura e diffidenza, che a nulla servono nell’ottica di un sereno confronto su questo come su altri temi del complesso rapporto tra l’uomo e l’ambiente in cui vive.
Auspichiamo, egregio direttore, che il giornale da Lei diretto possa ospitare prossimamente un’informazione più accurata, maggiormente equilibrata e meno scandalistica su un tema delicato quale la possibile convivenza tra uomini e lupi.
PRIMI FIRMATARI:
Valentina Faudino – Torino
Enrico Di Nola – Torino
Fabio Panicco – Avigliana
Paola Spallone – Torino
Noemi Silvestri – Buttigliera Alta
Gianpietro Daniele – Rivalta
Federica Cusan – Sant’Ambrogio
Fabrizio Diciotti – Torino
Luca Rubino – Torino
Simona Malta – Torino
Giuseppe Totaro – Torino
fabiopanicco
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Grazie mille per l’ospitalità, anche ovviamente a nome di Valentina, Enrico e gli tutti altri che hanno firmato (era il 19 febbraio) la prima lettera al direttore. Ignorata. Ne è seguita un’altra il 24 febbraio, questa volta con la richiesta di ricevere un riscontro, qualunque esso fosse. Ignorata nuovamente.
Siccome ci dispiace quando La Stampa non fa nulla per smentire il soprannome che l’accompagna (vale a dire “La Busiarda” – la bugiarda), abbiamo pensato di allargare un po’ il giro sperando che si alzi un rumore sufficientemente forte da far loro dire “toh… ma allora i nostri lettori non sono totalmente idioti”.
Alla prossima occasione, possibilmente scarponi ai piedi.
CIAU
Fabio
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