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13 Mar2018

È tempo di #AppenninismoMolotov: la seconda festa di Alpinismo Molotov sui Monti Sibillini

13 Marzo 2018. Written by Redazione_am. Posted in In cammino

La prima festa di Alpinismo Molotov – Diverso il suo rilievo – è stata una festa col botto. Ci imbarcammo in questa avventura con slancio e pronti ad affrontare le incognite di un evento dal vivo rivolto a un pubblico ampio e in una dimensione allargata. Ci sembrò doveroso chiedere ospitalità a una realtà parte del movimento No Tav della Valsusa, lo Spazio Vis Rabbia, che si è dimostrato un tassello fondamentale nella buona riuscita della festa e che – ahinoi – ha subito poi un vile attacco incendiario che ha reso la struttura inagibile ma non è riuscito a scalfire il lavoro quotidiano dei compagni e delle compagne di base ad Avigliana.

Nei giorni successivi a Diverso il suo rilievo, con il morale alto e gli animi galvanizzati, ci ripromettemmo (e lo scrivemmo pure) che la festa 2018 si sarebbe tenuta in ambiente appenninico, precisamente sui Monti Sibillini nelle Marche.

Ora che siamo con i piedi e la testa nel 2018, diamo comunicazione ufficiale che – di rincorsa – l’organizzazione della seconda festa di Alpinismo Molotov è in corso. Ci sono ancora parecchie cose da definire, ma intanto possiamo annunciare che l’appuntamento si terrà nel fine settimana 1, 2 e 3 giugno, proprio dove ci eravamo ripromessi di tenerlo, sui Monti Sibillini, in provincia di Macerata. E se un anno fa la scelta era stata dettata dalla volontà di contrastare materialmente la «strategia dell’abbandono» dal centro del cratere, anche attraverso la conoscenza di quei luoghi e di quelle montagne, quest’anno il ritrovarci lì si arricchisce di un significato ulteriore rispetto a quanto successo nelle ultime settimane a Macerata.

Presto arriveranno dettagli sulla festa e verrà lanciata la campagna di crowdfunding per il sostegno delle spese organizzative, nel frattempo, per iniziare a entrare nel clima, quello che vedete nella fotografia qui sotto è il panorama che si presenterà agli occhi di chi parteciperà alla festa.

Al momento non vi rimane che iniziare col segnarvi le date in agenda e spargere la voce.

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20 Ott2017

Gli asteroidi sono montagne volanti. Alpinismo Molotov e la Wu Ming Foundation

20 Ottobre 2017. Written by Redazione_am. Posted in In cammino

Di cose ne sono cambiate da quando, nel 2014, con l’escursione alla vetta del Rocciamelone e l’idea di raccontarla in un récit d’ascension collettivo iniziò a prendere forma l’idea di Alpinismo Molotov. Nel gennaio 2015 annunciammo l’avvio del nostro blog con un breve post in cui scrivemmo: «C’è una banda disparata a cui piace la montagna e a cui piace camminare. Per un bel pezzo sono stati in piazza Giap a discutere e a raccontarsi di libri, montagne, scalatori-scrittori e scrittori-scalatori».
A stretto giro arrivò il Manifesto di Alpinismo Molotov, poi le tante discussioni nel retrobottega e i post sul blog, nel mentre la banda disparata si faceva via via più numerosa. E quest’anno il grande salto: la nostra prima festa, Diverso il suo rilievo, ché troppa era la voglia di incontrarsi fuori dalla virtualità del web, forte il desiderio di sincronizzare i respiri e il passo percorrendo sentieri, di scambiare a viva voce e con gli occhi negli occhi pensieri, parole e risate.

Giap è tuttora la nostra «casa madre», una piazza ricca di scambi e possibilità d’incontro, fondamentali per noi che siamo convinti che lo sguardo sulla montagna e lo sguardo che ci restituisce la montagna possano essere “nuove armi” con cui affrontare il vivere quotidiano solamente se si forza costantemente il campo visivo a includere altro e oltre la montagna.  D’altronde, cosa sa di montagna chi sa solo di montagna?

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14 Lug2017

Diverso il suo racconto: un récit collettivo della prima festa di Alpinismo Molotov

14 Luglio 2017. Written by Redazione_am. Posted in Diverso il suo rilievo, In cammino, Récit

La festa di Alpinismo Molotov ha esondato.

Ci aspettavamo centoventi, massimo centocinquanta persone a cena venerdì sera: sono state oltre duecento. E spalti gremiti per le presentazioni e i concerti. Meno male che il Vis Rabbia ha gestito tutto senza problemi. Grandissimi.

Un mese prima dell’unicorno dei monti Sibillini, il centauro inverso del Musinè. Presagi della prossima festa di Alpinismo Molotov?

Ci aspettavamo di avere venti, trenta persone nelle escursioni. Per il Pertus sono partite più di novanta persone, arrivate in cima poche di meno. Continuavano a spuntare dalle auto e a imboccare il sentiero, così per più di mezzora. Prevedevamo di coordinarci mantenendoci in contatto visivo-vocale, invece ci siamo dispersi su tutto il versante in ogni modo possibile e immaginabile. Spiace dirlo, ma non fosse stato per un noto social media di messaggistica istantanea di gruppo staremmo ancora a cercarci nei boschi.

Ci aspettavamo che Mago Mariano sul Musinè ci parlasse di magia, suggestioni, cose che non esistono. Invece lui ha esordito dicendo che le cose che vengono credute ma non sono reali producono effetti reali. La sera prima un finto allarme in piazza a Torino aveva provocato morti e feriti reali. Magia nera, vera.

Ci aspettavamo continuamente un temporale da un momento all’altro, invece gli unici due che sono arrivati non hanno bagnato nessuno: il primo al rientro dal Pertus quando tutti erano già in auto, il secondo al Vis Rabbia ormai svuotato, striscione smontato, quasi tutti già partiti.

Ci aspettavamo che tutta l’organizzazione avrebbe traballato un po’, era la prima volta, nessuno ce ne avrebbe voluto. Invece, a parte la diaspora del Pertus, tutto è filato liscio, quasi perfetto.

Non ci aspettavamo, forse, di sentire l’interesse e l’affetto di così tanta gente che arrivava un po’ dappertutto. Salendo al Musiné si mescolavano i dialetti e le cadenze, Sicilia e Nordest senza soluzione di continuità. Neeeh?

Non ci aspettavamo che mancassero le parole per raccontare i tre giorni. Perché sono successe tante cose, tutto è andato molto meglio delle migliori previsioni, ma probabilmente le cose più importanti sono successe dentro di noi, più emozione che ragione, e siamo ammutoliti per un po’. Così invece di scrivere subito abbiamo aspettato il tempo di ascoltarci dentro e lasciar decantare. Adesso ci proviamo.

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08 Giu2017

Una piccola opera utile. Appunti sul Gran Pertus

8 Giugno 2017. Written by Redazione_am. Posted in Diverso il suo rilievo, Narrazioni

di Roberto Gastaldo

 

Sabato 3 giugno, all’interno di Diverso il suo rilievo, abbiamo effettuato un’escursione ai Quattro Denti di Chiomonte (che, come qualcuno ha notato durante la salita, non sono esattamente quattro, il nome è dovuto al fatto che in piemontese “quatr” si usa per “un po’ di”). Siamo stati piacevolmente stupiti dal numero dei partecipanti, siamo partiti in 94 per un’escursione di oltre 1000 metri di dislivello, alcuni hanno dovuto fermarsi lungo il percorso, ma 84 persone sono arrivate fino in cima, e questa, assieme ai commenti sentiti durante la discesa, è stata una grande soddisfazione. Il numero ha portato però ad una certa dispersione, in conseguenza della quale quando la coda del gruppo ha raggiunto il Gran Pertus la testa aveva già proseguito verso la cima, e così alcuni non hanno potuto ascoltare la storia di quell’opera. Per loro, per chi si era fermato prima e per chi proprio non era partito pubblichiamo qui gli appunti che sono stati letti.

Il nome ufficiale è “Trou de Touilles”, ma tutti lo conoscono come “Il Gran Pertus”, il grande buco. Fu scavato nel XVI secolo su richiesta degli abitanti di Cels, frazione di Exilles, e di quelli delle Ramats, frazione di Chiomonte, per portare le acque del rio Touilles sul versante exillese e chiomontino. Si dà per certo che esistesse già un acquedotto sospeso in legno che aggirava i Quattro Denti, ma era di scarsa portata e richiedeva molte spese di manutenzione, inoltre era utilizzabile nei soli mesi estivi. In anni precedenti si era già tentato di realizzare il traforo, ma l’impresa era stata abbandonata dopo pochi metri di scavo per i problemi che presentava. Fu Colombano Romeàn, un minatore nato a Ramats e che aveva lavorato tutta la vita in Francia, nel dipartimento del Gard, che tornando al paese natale ormai cinquantenne decise di riprenderla e concluderla. Ancora oggi l’opera idraulica viene indicata sulla cartografia con il toponimo di “Traforo Romean”.

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06 Giu2017

#DiversoRilievo: una festa col botto

6 Giugno 2017. Written by Redazione_am. Posted in Diverso il suo rilievo

Sono passate quarantott’ore dal termine della prima festa di Alpinismo Molotov, Diverso il suo rilievo. Siamo frastornati, un misto di gioia e malinconia, per una partecipazione che ha superato ogni nostra più rosea previsione, per il calore delle relazioni, perché abbiamo percepito negli abbracci, nel sudore e nella fatica condivisa, la libera espressione delle sensibilità dei corpi e dei desideri, del loro tempo. E allora la gioia, quella che lavora nel profondo. E allo stesso tempo, tornati alle nostre case dopo giorni talmente belli e intensamente comunitari, la malinconia.

Abbiamo l’urgenza di ringraziare chi ci ha sostenuto dall’inizio, chi ha partecipato alla festa – singoli e singole, lo sciame apeino, il Caz –, chi ha accettato il nostro invito a discutere con noi, chi ha suonato e cantato nelle due serate, chi ha proposto le escursioni e le ha riempite di storie. Grazie a tutte e tutti. Grazie a Wu Ming.

Infine, un ringraziamento particolare a chi ci ha ospitato, alle compagne e ai compagni del VisRabbia, senza di loro questa festa non sarebbe stata.

Provare a narrare la festa con un coro di voci ci pare ora il passo necessario. Invitiamo pertanto chi ha partecipato alla tre giorni a raccontarci – con un aneddoto o un episodio, con un’immagine, con la propria testimonianza del prima, del durante o del dopo – il suo diverso rilievo in festa.

L’e-mail a cui inviare il vostro contributo è info@alpinismomolotov.org

Le intense giornate della festa hanno reso chiaro ciò a cui alludeva il titolo, Diverso il suo rilievo: non il “diverso rilievo” di Alpinismo Molotov, ma un diverso rilievo diffuso e condiviso (con Ape, Caz, singole e singoli) che durante la festa ha preso corpo.  Il sentiero su cui proseguire è tutto da tracciare, ma lo faremo a partire da questa consapevolezza, intersecando il nostro cammino – di comunità/collettivo/mailing-list aperta – con quello delle compagne e dei compagni di scarpinata.

Adesso, per non rischiare di perdere l’equilibrio, lanciamo lo sguardo in avanti, consci d’aver riportato a casa qualcosa di prezioso:

«Guardiamo alla montagna come parte del mondo che ci circonda: l’alpinismo è “molotov” nella misura in cui fa emergere nuove contraddizioni e nuovi strumenti, concettuali – narrativi – cognitivi, per affrontarle. Si va in montagna per tornare con “nuove armi” con cui affrontare il vivere quotidiano. Si va in montagna consapevoli che si procede sempre in bilico».

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31 Mag2017

#DiversoRilievo: le scarpinate a passo oratorio

31 Maggio 2017. Written by Redazione_am. Posted in Diverso il suo rilievo, In cammino

Last but not least, prima dell’inizio di Diverso il suo rilievo, alcuni dettagli sulle escursioni.

Sabato e domenica, infatti, avremo modo di conoscerci e confrontarci condividendo il cammino, accordando il passo che sarà – l’abbiamo sempre detto – oratorio.

Per chiarire lo spirito di queste scarpinate in compagnia, concedeteci di autocitarci:

«Durante la 3 giorni di festa ci sarà la possibilità di partire (e tornare) insieme per delle escursioni. Nessuno accompagnerà nessuno, cammineremo insieme al ritmo del più lento, raccontando storie e raccontandoci. Ogni partecipante che vorrà unirsi lo farà sotto la propria responsabilità, ma con la certezza di poter fare affidamento sulla responsabilità collettiva di chi è complice e solidale.
Alpinismo Molotov proporrà dei percorsi, lo faremo cercandone di proporne di adatti a tutte le gambe, ma soprattutto di (meglio) adatti al passo oratorio: perché i passi possano poi muovere parole, cercheremo lungo gli itinerari storie da raccontarci, parole che muovano i passi.»

Prima di lasciarvi alle descrizioni delle escursioni vi invitiamo, prima di mettervi in viaggio verso il VisRabbia, a leggere le raccomandazioni di nonna Molotova.

Ci vediamo tra pochissimo alla prima festa di Alpinismo Molotov!

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