Tiriamo il fiato, per il mese d’agosto che si va aprendo Alpinismo Molotov si prende una pausa: staccheremo le dita dalla tastiera e gli occhi dallo schermo, rallenteremo il flusso e cercheremo la fatica fisica che appesantisce il respiro e fa dolere le gambe ma schiarisce la visuale. Sarà un modo anche per raccogliere lungo i sentieri nuove storie da raccontare, nuovi stimoli e immagini per riprendere in settembre a mettere a fuoco – con l’ottica non neutrale che ci è propria – l’andar per montagne e l’immaginario stesso proiettato sulle montagne.
Ci porteremo negli zaini – e rinnoviamo l’invito a chi ci legge a fare altrettanto – #Montagnecontrolaguerra, la campagna di disinfezione che abbiamo da poco presentato sul blog e che continuerà negli anni a venire, fino all’ennesimo anniversario, quando a essere celebrata sarà la fine di quell’immane carnaio che fu la guera granda.

Scaramouche ha lasciato traccia del suo passaggio ai Piani del Castelluccio (Appennino Umbro-Marchigiano), chissà in quali faccende affaccendato… (fotografia di Michele).
Non ci piace però l’idea di lasciare per un mese il blog sguarnito di storie, così abbiamo pensato di proporre nelle settimane a venire, ogni settimana ed esclusa la settimana di Ferragosto, alcuni racconti che per temi, sguardo o sentimiento avvertiamo vicini ad Alpinismo Molotov.