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04 Mag2017

#DiversoRilievo (-2):
Hooligans’ Mountain

4 Maggio 2017. Written by Redazione_am. Posted in Diverso il suo rilievo, In cammino, Musica

Il punk è la musica di chi sta ai margini, di quelli e quelle che abitano le periferie, le zone di confine, aree in cui l’ibridazione è d’obbligo. Per chi osserva dalla città la montagna è margine, periferia, zona di confine. Proprio per questo non è poi così raro che il punk – musica e attitudine tipicamente urbana – abbiano una loro risvolto montano.

Alla nostra festa avremo gli Hooligans’ Mountain, montanari punk della provincia di Torino, che su un solido impianto hardcore aprono scenari folk che vanno dall’Irlanda ai Balcani. Attualmente stanno ultimando la postproduzione delle canzoni che compongono il loro nuovo album, a noi le faranno sentire in anteprima sabato 3 giugno al VisRabbia.

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03 Mag2017

#DiversoRilievo (-3):
Wu Ming 2 & Frida X

3 Maggio 2017. Written by Redazione_am. Posted in Diverso il suo rilievo, In cammino, Musica

Abbiamo raggiunto l’importo che ci eravamo prefissati come obiettivo, salendo anche oltre (che male non fa, visto che i costi della festa che dovremo sostenere sono tutti ipotizzati). Rimangono ancora 3 giorni per aggiudicarsi fiaschette, bocce e bottiglioni molotov!

Il germe di Alpinismo Molotov è spuntato dal libro Point Lenana di Wu Ming 1 e Roberto Santachiara (mentre il nome è mutuato da Futbologia). La “banda disparata” ha poi preso corpo attorno al making of di un altro libro di Wu Ming 1: Un viaggio che non promettiamo breve. Ma, anche se meno tracciabile, c’è un legame altrettanto forte tra la politica di Alpinismo Molotov e la poetica di Wu Ming 2, e non potrebbe essere altrimenti visto il continuo intreccio tra racconto e sentiero nei suoi progetti solisti da CamminAutore.

#AppenninismoMolotov è stata fin da subito la variante che Wu Ming 2 ci ha proposto, dettata da sacrosanta insofferenza per l’indubbia prepotenza delle Alpi nell’immaginario montano, ma che tuttavia non ha nulla a che vedere con lo snobismo. Si ascolti ad esempio la bella immagine alpina con cui si apre il celeberrimo reading musicale Razza Partigiana:

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02 Mag2017

#DiversoRilievo (-4):
Enrico Camanni e Alpi Ribelli

2 Maggio 2017. Written by Redazione_am. Posted in Diverso il suo rilievo, In cammino

Alpinismo Molotov è nato coagulandosi intorno a un libro che parla di montagne, di storia, di alpinisti, ed è dedicato a Gian Piero Motti. Enrico Camanni, che sarà ospite della prima festa di Alpinismo Molotov, in un certo senso incarna nella sua vita e nella sua professione tutti gli aspetti coinvolti: storia, montagna, letteratura, alpinismo. Nel periodo ormai remoto della carta stampata, durante il quale Torino fu la capitale italiana del giornalismo di montagna, è stato una delle menti della Rivista della Montagna e poi di Alp, di cui fu cofondatore. Sempre in quegli anni fu curatore ed estensore delle riedizioni della Storia dell’Alpinismo di Motti, che conobbe personalmente. Per lui, come per i suoi non molti ed altrettanto validi compagni di avventura del tempo delle riviste torinesi (Cottino, Chiaretta, Mantovani per citarne solo alcuni) i termini giornalista, scrittore, alpinista, ricercatore, sono sempre troppo limitanti per definire un mestiere che non di rado coincide con la passione della vita e spesso ne coinvolge ogni aspetto.

Per esempio quando Camanni nei suoi scritti racconta, con lo stile essenziale e antiretorico che gli è proprio, le sue salite di carattere alpinistico, molto spesso sceglie ripetizioni di vie aperte da alpinisti celebri, dei quali conosce a menadito vita e opere, rendendo conto non tanto delle difficoltà tecniche, quanto piuttosto delle personalità dei primi salitori per come possono essere comprese rimettendo le mani e i piedi sugli stessi appigli.

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01 Mag2017

#DiversoRilievo (-5):
Anonima Coristi

1 Maggio 2017. Written by Redazione_am. Posted in Diverso il suo rilievo, In cammino, Musica

La montagna pacificata e arresa è un’immagine che non ci piace, oltre a non essere veritiera. Contrabbandieri, eretici e perseguitati politici hanno da sempre attraversato passi e scavallato creste, come forma di resistenza al dominio del potere di turno. Partigiani e partigiane ne hanno fatto luogo elettivo della resistenza armata al nazifascismo. Montanare e montanari hanno offerto riparo e assistenza a chi, nelle diverse epoche, ha cercato riparo e riscatto salendo in quota.

Non poteva quindi mancare un vero e proprio coro di canzoni di lotta tra gli ospiti della nostra festa Diverso il suo rilievo, un coro che canti di lotte popolari dando il primato a passione e spontaneità più che a tecnica e impeccabilità dell’esecuzione, un coro che scaldi i cuori e che del canto faccia un’arma da brandire contro chi «ci vuole male», proprio come scrive l’Anonima Coristi nelle righe con cui dal suo sito si presenta:

Il piacere di cantare e di stare insieme. Il coro e la sua socialità rumorosa, le bocche rosse di vino e le note sghembe che inciampano nella melodia; e ancora la tradizione dei canti di lotta e noi divisi tra il desiderio di interpretarli e quello di urlarli a squarciagola in faccia a chi ci vuole male. In faccia alla miseria di spirito ed alla mediocrità, alla paura e alla solitudine che questo mondo produce in scala industriale. Ascoltando le parole di ciò che cantiamo, non è così difficile attribuirgli significati più che attuali e contingenti. Basta guardarsi intorno e di certo non mancheranno gli stimoli per scaldare gli animi, oltre che l’ugola. Prendiamo fiato, oltre la cappa grigia della rassegnazione … ossigeno! A volte basta alzare la testa per respirare. In ogni caso sempre alte le rossonere tra il sibilar dei venti!

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28 Apr2017

#DiversoRilievo (-8):
Matteo Melchiorre e La via di Schenèr

28 Aprile 2017. Written by Redazione_am. Posted in Diverso il suo rilievo, In cammino

Le montagne sono generalmente intese come confini naturali, ma basta modificare il punto di vista per leggerle come cerniere, come linee di contatto disseminate di punti di passaggio, versanti contrapposti segnati dalle tracce di un continuo scambio tra uomini e donne. Intrecci di relazioni economiche, sociali e culturali.

L’esplorazione storica che Matteo Melchiorre ha condensato nelle pagine del suo La via di Schenèr mette in evidenza questi intrecci. È il frutto della messa in opera di uno sguardo obliquo, di un’appassionata – e ostinata – ricerca d’archivio, che è affiancata da una capacità rara nel dare voce a quegli archivi e, dalle pagine ingiallite conservatevi, a restituire fisionomia agli uomini e alle donne che ne emergono come spettri del passato. Alle loro vicende umane, nel continuo andar in dentro e andar in fuori lungo una strada fra le montagne: la via di Schéner, appunto.

Un passaggio più che una vera e propria strada, a sbalzo sull’orrido del Cismon, ricavato con fatica e con altrettanta fatica tenuto percorribile per secoli, prima che nel volgere di qualche decennio scomparisse il suo tracciato e anche il suo ricordo, con una nuova strada dal percorso meno impervio percorsa da carrozze trainate da cavalli, anziché dallo zoccolo sicuro degli asini che battevano lo Schenèr.

Come in Requiem per un albero – di cui ha scritto sul nostro blog Filo Sottile – la ricerca storica qui non è mai fine a se stessa, s’innesca nel presente e vi si innesta, in un corpo a corpo con la vita, perché come scrive lo stesso Melchiorre: «L’archivio induce sempre le domande, dottor Schuster, ma non sempre conserva le risposte; anche in questo somiglia un poco alla vita».

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27 Apr2017

#DiversoRilievo (-9):
Duo PassAmontagne

27 Aprile 2017. Written by Redazione_am. Posted in Diverso il suo rilievo, In cammino, Musica

Mancano 9 giorni alla chiusura del crowdfunding e finalmente abbiamo raggiunto e superato il campo più avanzato, il 75%. Ora ci aspetta solo la tirata finale direttamente alla vetta.

Per accompagnare gli ultimi passi inauguriamo oggi una breve carrellata di brevi post per presentare coloro che, con parole, passi, suoni, festeggeranno con noi l’alpinismo molotov.

 

Come non tradire nella proposta musicale il motto scelto come titolo della nostra festa – Diverso il suo rilievo?

I cori alpini e il loro repertorio da sempre e ancora oggi trasmettono – parole e musica – una certa rappresentazione della montagna ad alto rischio di retorica tossica, tra richiamo di italiche gesta belliche e riduzione a puro folklore della vita delle genti di montagna.

Altra cosa il canto popolare, fatto di lavoro di ricerca e riscoperta, ricco di melodie e contaminazioni. Abbiamo dunque chiamato a unirsi alla banda disparata che sarà in festa in quel di Avigliana il duo PassAmontagne, «contrabbandieri di suoni, melodie e parole».

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